1° ғᴇʙʙʀᴀɪᴏ, ᴜɴᴀ ʟᴜᴄᴇ ʙʟᴜ ᴘᴇʀ ᴅɪʀᴇ “Sᴛᴏᴘ ᴀʟʟᴇ ʙᴏᴍʙᴇ sᴜɪ ᴄɪᴠɪʟɪ”

1° ғᴇʙʙʀᴀɪᴏ, ᴜɴᴀ ʟᴜᴄᴇ ʙʟᴜ ᴘᴇʀ ᴅɪʀᴇ “Sᴛᴏᴘ ᴀʟʟᴇ ʙᴏᴍʙᴇ sᴜɪ ᴄɪᴠɪʟɪ” ᴇ ʀɪᴄᴏʀᴅᴀʀᴇ ᴄʜɪ sᴜʙɪsᴄᴇ ɢʟɪ ᴇғғᴇᴛᴛɪ ᴘɪᴜ̀ ᴅᴇᴠᴀsᴛᴀɴᴛɪ ᴅᴇɪ ᴄᴏɴғʟɪᴛᴛɪ.

Il 1° febbraio, dalle ore 18:00, in occasione della Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo, anche il Comune di Poviglio – recependo l’invito dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (ANVCG) – aderirà alla Giornata, illuminando di blu il Municipio.

Un gesto simbolico per ricordare le esperienze vissute dalla popolazione civile nel corso delle guerre passate e per riflettere sull’impatto dei conflitti odierni sui civili di tutto il mondo, di cui la guerra in Ucraina ci offre un ultimo, drammatico esempio.

La Giornata, istituita all’unanimità dal Parlamento con la legge 9/2017, è anche l’occasione, per tanti Comuni di tutta Italia, per ricordare le proprie vittime, nell’anno in ricorre il 80°anniversario dell’inizio della Guerra di Liberazione, che ha visto l’Italia da nord a sud devastata da massicci bombardamenti, da scontri sanguinosi fino alle stragi disumane commesse dalle forze nazi-fasciste  a danno della popolazione civile inerme.

“Stop alle bombe sui civili” richiama una delle più recenti campagne dell’ANVCG diretta a sensibilizzare la collettività sulle drammatiche conseguenze di guerre e conflitti armati sui civili quando queste si svolgono nelle città e nei centri abitati e culminata nell’adesione, da parte dell’Italia, alla  “Dichiarazione politica internazionale sull’uso delle armi esplosive nelle aree popolate”, siglata lo scorso 18 novembre a Dublino insieme ad altri 81 Paesi.

Una firma che è stata frutto di un lungo percorso diplomatico internazionale, resa possibile anche grazie all’impegno della società civile di tutto il mondo e al sostegno di molti Comuni italiani. La sfida sarà ora quella di ottenere la sottoscrizione della Dichiarazione da parte di tutte le nazioni del mondo, nonché il rafforzamento della protezione e dell’assistenza per le vittime civili, non solo durante i conflitti, ma anche dopo la loro conclusione, perché gli effetti drammatici e dolorosi delle guerre non si esauriscono, purtroppo, con la firma degli accordi di pace.