Emergenze architettoniche

L’emergenza architettonica per eccellenza presente sul territorio è la VILLA POLLINA o casino delle delizie del XVII sec., esempio tipico di villa padronale al centro di un vasto territorio di campagna, interamente affrescata dal Baglioni con immagini grottesche ed effetti trompe-l’oil. Le sue perfette linee si stagliano sulla campagna circostante e diventano un tutt’uno con essa. È di proprietà privata.
Di particolare interesse è anche la VILLA PALLAVICINO, pure privata, sulla strada che porta a Parma, in località S. Sisto. È costituita da un semplice fabbricato rettangolare a lunga facciata, poggiante su un seminterrato speronato e lumeggiato da aperture semilunari che conferiscono alla villa una certa eleganza. Ai lati della villa si allungano basse costruzioni che includono serre, stallaggi e rimesse, delineanti un ampio cortile, un tempo giardino della villa.
Disseminate per la campagna sono poi le tante case padronali, corti aperte o chiuse, ad elementi giustapposti o a corpo unico, spesso con l’oratorio privato, a comprovare la grande vocazione di questo territorio, quella agricola; tra le tante spicca la CORTE CORAZZA, casino padronale con ai lati fabbricati rurali, chiaro esempio di corte aperta.
In genere, comunque, Poviglio è caratterizzato da un’architettura dalle linee e dalle forme essenziali; sono soprattutto edifici pubblici a darne un’immagine chiara e razionale:

il MUNICIPIO della metà del XX sec., dallo stile eclettico, con lievi riflessi neogotici nelle finestre e nella struttura generale;
l’OSPEDALE degli inizi secolo, struttura a palazzo con l’ingresso a loggia;
le VECCHIE CANTINE, pregevoli nella forma e nello stile, decisamente indirizzate alla Secessione Viennese (ad Otto Vagner in particolare), edificate negli anni Venti;
il MONUMENTO AI CADUTI della Prima Guerra Mondiale, opera dello scultore Carlo Pisi, brescellese di fama nazionale; è un’opera plasticamente neoclassica, pregna della retorica eroica, funeraria e solenne tipica dell’epoca;
il CIMITERO, costruito negli anni Trenta che, con la SCUOLA MEDIA (un tempo Casa del Littorio), è in piena sintonia con le avanguardie architettoniche del tempo;

Decisamente moderne, o se si vuole già post-moderne sono le ultime realizzazioni, tutte improntate alla razionalità delle forme essenziali e funzionali:

il CENTRO CULTURALE (1986-87);
la CROCE AZZURRA (1994);
l’ORATORIO PARROCCHIALE (1991-96)