Le Frazioni

Le Frazioni del Comune Le frazioni di Poviglio sono 5: Casalpo’, Enzola, Fodico, Godezza e San Sisto.
Nel medioevo venivano chiamati “comunelli” e dipendevano dal comune di Poviglio.

Casalpo’

Le origini del nome fanno ipotizzare che l’antica frazione sia sorta in uno degli alvei, poi colmatisi, del grande fiume. Da qui quindi il nome: Casalpo’= casale del Po; oppure Casalis Rippe Padis = Casale sulle rive del Po.
All’interno della mura che circondavano l’abitato sorgeva il castello e l’attuale chiesa parrocchiale, dipendente dalla chiesa di Sorbolo, dedicata ai santi Crisante e Daria. La sua costruzione si fa risalire al 1230. All’esterno delle mura era ubicata un’altra chiesa alla quale era annesso un monastero di frati chiamati “Amodei” o “Clarem” che gestivano un ospedale-ospizio per pellegrini e “bisognosi”.

Fodico

Antichissima frazione del comune, conosciuta in modo particolare per la presenza della Terramara di Santa Rosa. D. Baldoni avanza l’ipotesi che la chiesa di Fodico sia posta su di una elevazione formata da una terramara che, per le sue caratteristiche, è molto simile a quelle della Godezza, di Motta Balestri (Brescello), di Case Cocconi (Castelnuovo Sotto) e di Case del Lago (Campegine) La chiesa e’ dedicata a San Giacomo Maggiore.
La sua costruzione risalirebbe al 1100, poiche’ gia’ in quel periodo aveva un curato; l’ ipotesi troverebbe conferma nell’ iscrizione in latino sovrastante il portone d’ ingresso che, tradotta, recita: “Costruita da sette secoli-restaurata ed ampliata nel 1763 a cura di Giuseppe Diemi – Rettore”.
Il 13 novembre 1951, a distanza di 234 anni dalla precedente alluvione, la frazione fu nuovamente sommersa. Il terribile evento fu “gestito” dal parroco
don Arturo Gualtieri che rivisse in un diario, intitolato “Amarcord”, quei drammatici giorni.

Enzola

Anche se limitate a pochi resti fittili e a cocci di recipienti, sono qui certe le tracce di una stazione dell’età del Bronzo. Il Chierici nel 1869 ubicò la terramara sotto la chiesa della Frazione, su di un’area di mq.42,25. La chiesa di Enzola, dedicata a San Bartolomeo, risalirebbe ai primi decenni
del Duecento. Signori e protettori nell’ antica e nobile frazione furono i Da Enzola, ricchi fonditori di campane e incisori di medaglie.
La storia non precisa se furono i Da Enzola a dare il nome alla frazione o se fu il fiume Enza a “battezzarla”.
In località San Bartolomeo sorge l’oratorio dedicato alla “Beata Vergine della Salute”, di proprietà dell’Ordine Costantiniano di S. Giorgio di Parma.
La chiesetta dipende dalla giurisdizione di Enzola, pur essendo situata nel comune di Gattatico.

Godezza

Anticamente era chiamata Lacumducium, Lagoducto, Lagoducio, Lagoduscia. Il nome richiama le frequenti inondazioni del Po che trasformarono questo luogo in una specie di lago o vasta palude, affliggendo le popolazioni che l’abitavano; una pianura fertile ma troppo vicina al grande fiume e soggetta ai suoi capricci.
Nella “pergamena delle decime” del 1230 appare come una cappella dedicata a San Martino di Tour, e San Martino resta il patrono della frazione. Gli scavi e gli studi del sottosuolo della frazione hanno dato notevoli risultati: il sito più importante si trova in via Cervarola, in località “Le Grazie”, dove è stato individuato un rilevante insediamento rustico residenziale della fine Età Repubblicana – primo Periodo Imperiale.
Lungo Strada Romana, poi, sono state scoperte tombe romane e recuperate tavole con lapidi.

San Sisto

Anticamente, fu luogo di sosta di viaggiatori, cavalli e vetture, sorgendo l’abitato sull’ex via postale per Parma (ora via Parma) tra i comuni di Poviglio e Sorbolo. Fu (ed e’) di gran lunga la più popolosa frazione del comune. Nel 1873 vi nacque la Società Operaia di Mutuo Soccorso, una della prime in provincia di Reggio Emilia.Animatore instancabile di diverse iniziative fu l’ avvocato Odoardo Pasqualini “figura eccelsa e nobile del socialismo prampoliniano”. A lui si deve l’istituzione, nel 1890, della “Commissione Velocipedistica Povigliese”. Il 19 agosto 1894, fondava la “Cooperativa Muratori ed Affini “. Negli anni successivi istituiva le “Leghe di miglioramento maschili e femminili” di Poviglio , la “Lega trecciaie del Comune” e la “Lega Contadini” di San Sisto. Il 23 aprile 1945, un’incursione aerea del famigerato “Pippo” causò la morte di 13 abitanti.

Località Sant’Anna

Il primitivo nucleo sorgeva a circa 500 metri dall’attuale, prima dello svincolo per Boretto, con il nome di “Osteriazza”, dal nome dell’ antica osteria che sorgeva nei pressi. Oggi l’abitato di Sant’Anna è tutt’uno con Poviglio; la sagra si celebra il 26 luglio, giorno anniversario della morte della Santa. Fino al secondo con-
flitto mondiale si teneva un affollato mercato bestiame, con premi per i “migliori soggetti”, a cui partecipavano anche numerosi allevatori dei dintorni.
L’oratorio venne costruito nel 1645.