La decisione rientra nell'ambito del processo di adeguamento del funzionamento degli enti coinvolti nella forma associata, al fine di conseguire un sistema tributario locale caratterizzato dall’erogazione di servizi ad alto livello qualitativo e all’espletamento dell’attività di controllo attraverso l’individuazione di modalità di gestione più efficienti e più efficaci in termini di costi, tempi e risultati attesi. Tra i compiti demandati all'Ufficio associato rientrano, tra gli altri, la gestione dei diversi tributi, la formazione continua del personale destinato al servizio, il monitoraggio degli effettivi pagamenti e il controllo dell'evasione fiscale. La gestione tributi sarà dunque affidata a un ufficio costituito da un rappresentante di ciascun comune, coordinato da un unico responsabile, la cui sede è stata individuata sul territorio dell’Unione. Da un punto di vista organizzativo, il servizio si strutturerà attraverso un Ufficio Centrale dell’Unione dei Comuni e uno Sportello Tributario dislocato presso ogni amministrazione comunale e collegato, tramite rete telematica, all’Ufficio centrale, a disposizione del contribuente. La convenzione decorre dal 1° aprile 2014 ed ha durata indeterminata come previsto dall’art. 7 dello Statuto dell’Unione dei Comuni.

«Il conseguimento della funzione associata della riscossione tributi rappresenta un importante approdo per due motivi fondamentali: da una parte perché consente di dare maggiori opportunità formative al personale atto a questo servizio, soprattutto in un campo dove occorre una formazione continua a causa di un panorama in cui la fiscalità muta di anno in anno, come successo nel passato recente fino al presente con il passaggio dall'Ici all'Imu alla Tasi, o dalla Tia alla Tares alla Tari» spiega il sindaco Giammaria Manghi. «Inoltre, la gestione associata consente di rafforzare ulteriormente la ricerca dell'evasione fiscale, un elemento su cui il Comune di Poviglio è già peraltro molto attivo e che ha consentito negli ultimi anni il recupero di somme importanti. Un'azione di certo non secondaria, che portiamo avanti con convinzione perché persuasi che l'equità contributiva costituisca un importante pilastro della democrazia, sia perché permette di garantire ulteriori entrate economiche fondamentali a favore della comunità».