Una luce sul balcone, alla finestra o in giardino per ricordare le vittime del terremoto dell’Aquila

Nella notte tra il 5 e il 6 aprile del 2009 un violento terremoto squassò la città e la provincia dell’Aquila, in Abruzzo, causando la morte di 309 persone e provocando ingenti danni agli edifici. Quest’anno, nel rispetto delle misure restrittive previste dall’emergenza Coronavirus, per la prima volta non sarà possibile organizzare la consueta fiaccolata in memoria delle vittime.

Ma il ricordo non si ferma. Per questo, in occasione dell’undicesimo anniversario di quella tragedia, l’Anci ha invitato tutti i Comuni italiani ad aderire all’iniziativa del sindaco dell’Aquila Biondi, che per ricordare le 309 vittime ha chiesto a tutti gli italiani di accendere una luce (ad esempio una candela, o quella del cellulare) sul proprio balcone, alla propria finestra o in giardino nella notte tra domenica 5 e lunedì 6 aprile e di lasciare una traccia di questo omaggio con una foto o un video sui social.

Un piccolo gesto con il quale ognuno, anche se a distanza, potrà stringersi simbolicamente nel ricordo alla comunità aquilana così duramente ferita da quel terremoto. Lontani, ma uniti.