Coronavirus, chiudono temporaneamente i pronto soccorso di Correggio e Scandiano

In ragione del possibile evolversi del quadro epidemiologico riguardante il Covid-19 e dell’aumento dei casi accertati, la direzione dell’Azienda Usl di Reggio Emilia, d’intesa con la Conferenza territoriale sociale e sanitaria (Ctss), ha disposto una riorganizzazione temporanea e complessiva della rete ospedaliera provinciale per affrontare al meglio ogni possibile emergenza.

In particolare è stata decisa la chiusura temporanea, a partire dalle ore 20 di domenica primo marzo, dei pronto soccorso degli ospedali di Correggio e di Scandiano, che non presentano caratteristiche logistiche e strutturali adeguate a rispondere a questa situazione.

È infatti indispensabile concentrare le procedure di identificazione dei casi sospetti di infezione da Covid-19 nelle strutture ospedaliere e nei pronto soccorso più attrezzati e idonei a una gestione appropriata e in condizioni di sicurezza per pazienti e operatori.

Per le stesse ragioni, a Scandiano chiuderà temporaneamente anche il punto nascite: le donne a termine di gravidanza saranno contattate dalla direzione di distretto per condividere la nuova sede del parto. L’attività consultoriale proseguirà invece normalmente, così come l’attività ginecologica. La chiusura del punto nascite, inoltre, consentirà di rendere disponibili anestesisti per le terapie intensive e la rianimazione in caso di necessità.

In entrambi gli ospedali della provincia reggiana continuerà a essere svolta tutta la consueta attività ambulatoriale e di degenza ed entrambe le sedi potranno inoltre essere individuate per l’erogazione di prestazioni specialistiche per cittadini residenti in altri distretti, a supporto degli ospedali impegnati invece nell’assistenza di pazienti positivi al Covid-19.

Al termine del periodo di emergenza saranno riattivati tutti i servizi temporaneamente sospesi.

I cittadini del distretto di Scandiano potranno rivolgersi, in caso di necessità non legate all’infezione Covid-19 (per cui è necessario contattare telefonicamente il proprio medico di famiglia, il pediatra o la guardia medica), al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, mentre quelli del distretto di Correggio potranno rivolgersi all’ospedale di Guastalla.

Negli altri ospedali reggiani, sull’esempio di quanto già fatto in altre province, saranno attuate modifiche organizzative del triage di accettazione dei pazienti al pronto soccorso, anche tramite l’utilizzo di Pma (Punto medico avanzato), grandi tende attrezzate fornite dalla Protezione Civile installate davanti agli ospedali di Reggio, Montecchio e Guastalla.

All’ingresso di tutti gli ospedali della provincia, compresi quelli di Correggio e Scandiano, saranno attivati dei check-point in cui gli operatori sanitari rivolgeranno alcune domande ai visitatori e rileveranno la temperatura. Questo consentirà di separare i flussi di visitatori e pazienti, per limitare la possibilità di diffusione del virus. Negli ospedali di Reggio, Montecchio e Guastalla il check-point sarà allestito nelle tende attrezzate (Pma).

Contestualmente il Dipartimento di emergenza-urgenza sta provvedendo a rafforzare l’assistenza sul territorio con i mezzi di soccorso (ambulanze, automediche e autoinfermieristiche).

“La riorganizzazione dei nostri servizi si è resa necessaria per rispondere al meglio e con la massima efficienza alla situazione”, ha spiegato la direzione dell’Ausl di Reggio Emilia: “Si tratta di misure precauzionali e utili a fornire ai cittadini un servizio puntuale ed efficace e a salvaguardare la piena operatività dei nostri ospedali e la piena sicurezza di pazienti e operatori sanitari”.

Negli ospedali rimane comunque valido l’invito a ridurre gli accessi e le visite ai degenti da parte dei familiari. Prosegue intanto l’attività del Dipartimento di sanità pubblica per il monitoraggio e il controllo dei contatti di casi accertati o sospetti.