Scade il 31 agosto il termine per la denuncia di possesso di specie esotiche invasive come animali da compagnia

Tra le principali causa di perdita di biodiversità, in Italia e nel mondo, ci sono le cosiddette “specie esotiche invasive”: si tratta delle specie di animali e di piante originarie di altre regioni geografiche che, introdotte volontariamente o accidentalmente sul territorio nazionale, hanno sviluppato la capacità di costituire e mantenere popolazioni vitali allo stato selvatico, rappresentando così una vera e propria minaccia per le specie autoctone e per lo stato degli habitat e degli ecosistemi naturali.

Dal primo gennaio del 2015 nei paesi dell’Unione Europea è in vigore il Regolamento 1143/2014, recante disposizioni volte a prevenire e gestire l’introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive nel territorio dell’UE.

È possibile continuare a detenere specie esotiche invasive come animali da compagnia a tre condizioni: denunciare il possesso dell’esemplare, custodirlo in modo che non sia possibile la sua fuga o il rilascio nell’ambiente naturale, impedirne la riproduzione. L’obbligo di denuncia interessa, tra gli altri, i tanti proprietari di un esemplare di tartaruga acquatica americana della specie Trachemys scripta.

Per ulteriori informazioni sulle specie esotiche considerate invasive si rimanda all’apposita pagina del sito del Ministero dell’Ambiente.

La denuncia di possesso può essere effettuata compilando l’apposito modulo (da scaricare qui) e inviandolo entro il 31 agosto 2019 al Ministero dell’Ambiente via PEC (all’indirizzo pnm-II@pec.minambiente.it), con raccomandata con ricevuta di ritorno (all’indirizzo Ministero dell’Ambiente, Direzione Protezione Natura, Divisione II, via Cristoforo Colombo 44, 00147 – Roma) oppure via fax (al numero 06-57223468). Alla denuncia di possesso deve essere allegata anche una copia del documento di identità del denunciante. La ricevuta di PEC, fax o raccomandata accerterà l’avvenuta denuncia.